Dischi da taglio guida alla scelta: cose fondamentali da sapere

Se stai per leggere questo breve articolo probabilmente stavi cercando su Google informazioni sui dischi da taglio. Allora starai pensando a quale sia quello giusto per il lavoro che devi fare o, magari, ti si è presentato qualche problema mentre stavi usando un disco da taglio.

Nelle prossime righe spero di poterti dare qualche informazione per scegliere i dischi da taglio giusti e non incappare in disguidi mentre ti appresti a usarli montandoli su una comune smerigliatrice o se devi usare una più professionale taglierina o un mototroncatore per cemento armato.

Anche se sei un esperto del settore edilizio e metalmeccanico, forse i miei appunti possono esserti utili per capire meglio come è fatto un disco da taglio.

Dischi da taglio: leggere simboli e sigle

Sui dischi da taglio, ma anche su quelli abrasivi, sono riportate una serie di informazioni molto utili per individuare quello corretto da impiegare nel tuo lavoro.

Oltre all’azienda produttrice, che sicuramente metterà ben in risalto il proprio brand, si trovano indicati con lettere e numeri caratteristiche fondamentali come: i materiali su cui è possibile usare il disco, codici di tracciabilità, il diametro nominale del disco, il diametro del foro d’attacco, la velocità massima di rotazione.

Inoltre, sono presenti simboli che riguardano: i consigli per la sicurezza, la macchina su cui l’utensile può essere installato, l’obbligo di utilizzo di refrigerazione ad acqua.

Già controllando con attenzione queste cose puoi avere quasi tutte le indicazioni che ti servono per scegliere il disco adatto al tipo di taglio che devi fare. Bisogna vedere se tutti i costruttori di utensili utilizza grafiche ben chiare sopra i propri prodotti.

Quali dischi trovi in commercio?

Oltre a tagliare, probabilmente dovrai anche sbavare e rifinire le tue lavorazioni, quindi dovrai scegliere una moletta diamantata. Questi utensili sono utili quando si devono levigare materiali edili come cemento, intonaco, laterizi, gessi, stucchi, resine e anche superfici di pietra.

Quando si passa a quelli da taglio si possono trovare in commercio i dischi diamantati e i dischi abrasivi in bachelite.

Per i materiali più duri è sempre meglio usare i dischi diamantati che garantiscono lavorazioni veloci, semplici e con minore dispendio di forza.

Questa tipologia di disco è caratterizzata dai grani di diamante che sono presenti sulla corona, che, grazie alla nota durezza del materiale, danno la certezza di tagliare anche cemento armato, gres, granito e altri materiali molto resistenti.

I dischi in bachelite sono caratterizzati dal materiale abrasivo con cui il disco effettivamente taglia il materiale e dalla resina che tiene attaccati i granuli abrasivi all’utensile, appunto la bachelite (che spesso viene rinforzata con fibra di vetro).

Esistono dischi abrasivi adatti a tagliare, ma anche a sbavare, diversi tipi di materiali: alluminio, acciaio, tubi, mattoni e tegole, pietre, ovvero materiali molto comuni in un cantiere edile o in un’officina meccanica.

Se non hai ancora le idee chiare ti consiglio di dare un’occhiata ai dischi da taglio di Workdiamond, azienda che fornisce un’ampia gamma di utensili diamantati e adatti alla sbavatura e al taglio.

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