L’ESMA ed il trading online

Il fare trading online, al giorno d’oggi, è ormai un’attività della quale si sente sempre più parlare come dimostrano la nascita di corsi appositi e le pubblicità sui principali social network.

Un fenomeno, quello del trading online, che ha poi coinvolto sempre più persone, soprattutto in un periodo piuttosto difficile com’è stato l’inizio del 2020 con lo scoppio della pandemia da Covid – 19. Sono state infatti molte le persone che hanno perso il proprio posto di lavoro o che, tra una restrizione e l’altra, si sono dovute ingegnare per avere qualche soldo in più alla fine del mese.

E visto che lo smart working è diventata ormai una vera e propria prassi, il trading online ha visto dipanarsi ai suoi piedi un terreno veramente fertile visto che non occorrono eccessive conoscenze o capitali di partenza per iniziare ad investire in rete.

La sua popolarità è poi giunta alle “orecchie” di BCE (Banca Centrale Europea) ed ESMA (European Securities and Markets Authority in inglese) che, fino a quel momento, non si erano occupate della questione trading online. Come si sono dunque espresse in merito? Scopriamolo assieme nelle righe che seguiranno.

La posizione iniziale dell’ESMA sul trading online

Prima di tutto va detto che l’ESMA è stato l’organo incaricato di fare un po’ più di chiarezza in merito con delle apposite ricerche. Inizialmente, però, ciò che ha rilevato non è stato eccessivamente positivo poiché sempre più persone investivano, quello sì, ma alla fine dei conti c’era un rapporto molto squilibrato tra il capitale di partenza ed il debito accumulato.

Ricordiamo che alcune piattaforme offrono un servizio per cui, per ogni Euro depositato sul proprio conto, era possibile chiederne in prestito fino a 500. In poche parole, nella maggior parte dei casi, i guadagni effettivi non erano troppo superiori alle perdite ed ai prestiti.

Per questo motivo, a metà del 2018, vennero introdotti dei livelli di finanziaria più bassi sul conto degli investitori, ovviamente stiamo parlando di quelli più “amatoriali”, lasciando la via libera agli investitori più esperti.

La posizione attuale dell’ESMA sul trading online

Va detto che, al giorno d’oggi, esma interviene a favore del trading online tutelando gli investitori come ha rivelato il Presidente dell’organo Steven Maijoor.

“Le promesse di un rendimento elevato delle piattaforme trading in un contesto in cui i tassi di interesse sono ai minimi storici, hanno creato un’offerta che ha allettato gli investitori privati. Tuttavia, l’intrinseca complessità dei prodotti finanziari e la loro leva eccessiva – nel caso dei CFD – hanno conseguito in perdite consistenti per gli investitori”.

Infine ha concluso affermando che “i provvedimenti che l’ESMA ha annunciato garantiranno una maggiore protezione per gli investitori privati europei, assicurando loro un livello minimo comune di protezione. Le nuove misure sui CFD saranno in grado di assicurare agli investitori, per la prima volta, di non perdere una cifra superiore a quella investita, restringendo l’uso della leva finanziaria e segnalando il rischio. Per quanto riguarda le opzioni binarie, il divieto annunciato è giustificato dalla necessità di proteggere gli investitori dalle caratteristiche di questo tipo di strumento finanziario”.

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