Corallo chiede il riconoscimento di “Trivento Città dell’uncinetto”

Grande successo delle manifestazioni organizzate dall’associazione “Il filo che unisce”. Il sindaco Corallo chiede il riconoscimento di “Trivento Città dell’Uncinetto”.

Una richiesta importante

La manifestazione “Yarn Bombing Day” che si è tenuta lo scorso fine settimana è stata un trionfo. Infatti, ha richiamato artisti da tutto il mondo, nonché centinaia di visitatori. Si tratta dell’ennesima iniziativa di successo riproposta dall’associazione “Il filo che unisce“. Ciò ha portato il primo cittadino Pasquale Corallo a chiedere ufficialmente al presidente della Giunta regionale Donato Toma ed all’assessore alla Cultura e Turismo Vincenzo Cotugno un importante riconoscimento: “Trivento Città dell’Uncinetto”.

I tanti successi dell’associazione “Il filo che unisce”

Il sindaco ha deciso di richiedere questo importante riconoscimento, poiché l’associazione “Il filo che unisce” ha ottenuto negli anni davvero grandi successi. Qualche giorno fa, infatti, c’è stato un grande riscontro con il Tappeto più lungo del mondo: oltre 600 piastrelle realizzate interamente all’uncinetto. Prima, però, è stata la volta dell’Albero di Natale, anche questo realizzato interamente con l’arte della maglia alta e bassa (si parla di circa 1300 granny squares), e della Palma alta 5 metri.

Corallo, nella richiesta che ha inviato di recente agli amministratori regionali, si è voluto soffermare soprattutto sull’ultimo importante evento, lo “Yarm Bombing Day“, che ha reso, per ben due giorni, Trivento un vero e proprio museo a cielo aperto. Ciò è stato possibile grazie all’esposizione di 70 opere interamente realizzate all’uncinetto da 66 artiste provenienti da tutto il mondo. Nello specifico si parla di: Italia, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Spagna. E ancora: Israele, Regno Unito, Russia, Australia, USA, Canada, Repubblica Dominicana, Brasile, Messico, Cile, Porto Rico, Venezuela e Colombia.

Trivento comincia a fare scuola

Alla luce dei successi ottenuti, Trivento sta cominciando ad attirare l’attenzione, ma soprattutto a fare scuola. Sembra, infatti, che alcune città, tra le quali anche Venezia, realizzeranno l’albero di Natale prendendo spunto proprio da quello creato dall’associazione “Il filo che unisce”, la quale “senza fini di lucro – come ha tenuto a precisare Corallo nella nota inviata a Toma e Cotugno – porta avanti questa ammirevole arte dell’uncinetto che si cala perfettamente nel nostro centro storico ricco di storia e tradizioni come un vero e proprio Museo all’aperto “. Le zone coinvolte sono numerose: Scalinata San Nicola, Scalinata Via Roma, Piazza Cattedrale, tutti i vicoletti e le piazzette limitrofe con le storiche fontanelle.

Un’arte nel segno della solidarietà

Corallo ha tenuto a precisare che si tratta di un’arte realizzata nel segno della solidarietà. Non a caso il ricavato di “Yarn Bombing Day” sarà interamente devoluto alla Fondazione Bambino Gesù Onlus.

Alla fine della lettera inviata dal primo cittadino si legge che visto che a seguito di queste importanti iniziative la città di Trivento viene visitata da un gran numero di molisani, italiani e stranieri. Inoltre, visto l’interesse che ogni evento del “Filo che unisce” suscita nei mass media, viene richiesto il riconoscimento di “Trivento città dell’uncinetto”.

Non resta che sperare che la richiesta del sindaco Corallo venga accolta e che l’associazione continui ad ottenere grandi successi, portando avanti un’arte meravigliosa, ma oggigiorno poco praticata.

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