Coltivare un orto domestico: la lavorazione del terreno

Per coltivare un orto domestico è importante capire come lavorare il terreno, quando e con quali strumenti.

Come lavorare il terreno per l’orto

Per coltivare per l’orto, biologico o meno, la prima cosa da fare è preparare il terreno. In particolare quando si inizia a lavorare un terreno incolto, si modifica la struttura fisica al fine di permettere la semina e la messa a dimora delle piantine. Il processo deve essere svolto tramite una lavorazione meccanica il cui scopo è rendere il terreno soffice e drenante. Queste due caratteristiche sono importanti in modo diverso. La prima, cioè una grana soffice, permette di rendere il terreno permeabile alle radici che si sviluppano facilmente addentrandosi nel terreno. La seconda caratteristica, cioè la capacità drenante, a che fare invece con l’irrigazione premettendo all’acqua di passare nel terreno.

Tornando ora al lavoro meccanico, le zolle di terra devono essere vangate e zappate. Nel momento in cui il terreno molto compatto o anche di grandi dimensioni, l’ideale sarebbe utilizzare una macchina agricola come la motozappa o il motocoltivatore che si trova su www.ferramentagiusti.com. Si tratta di macchinari che facilitano le operazioni ma garantiscono anche un risultato davvero impareggiabile: una terra soffice e a grana molto sottile.

Quando lavorare il terreno

Soprattutto le persone che sono alle prime armi con la coltivazione di un orto, possono avere dei dubbi in merito non solo agli attrezzi da giardino multifunzione da utilizzare ma anche alle tempistiche. La motozappa va tirata fuori con l’arrivo della primavera, il che dipende dal clima. Di solito, può bastare una settimana addirittura pochi giorni prima della messa a dimora delle piantine acquistate in vivaio. Il discorso cambia quando si parla di semina in serra perché il terreno può essere lavorato con un moto coltivatore già prima; una volta in autunno e un rinfresco successivo a febbraio

La lavorazione del terreno va ripetuta con uno strumento di maggiore precisione come una zappa tra le piante sviluppate per favorire la permeabilità del terreno.

Perché eliminare le erbe infestanti

Il terreno dove verranno seminate e piantate le verdure, deve essere ripulito dalle infestanti. Si tratta di erbacce che crescono naturalmente nel terreno molto dannose, più di quanto si possa pensare. Infatti, apportano diversi svantaggi e problematiche all’interno di un orto. Per iniziare, rubano nutrimento ai vegetali. Occupano anche lo spazio dedicato ai vegetali impedendo loro di svilupparsi. Ci sono poi altri danni che magari non si vedono perché tutto succede sottoterra. Le forti radici delle infestanti impediscono il corretto sviluppo radicale delle piantine dell’orto che restano piccole e poco produttive.

È vero che nell’orto biologico le erbe infestanti vengono lasciate stare ma non è esattamente così perché solo alcune possono realmente una funzione come quella di attirare insetti impollinatori benefici come api e coccinelle, oltre a mantenere lontano gli insetti pericolosi. Sono da considerare particolarmente infestanti erbe quali il convolvolo che si arrampica sui sostegni delle verdure strozzando la pianta. Oltre al diserbo manuale, può essere utile utilizzare strumenti e macchine agricole come il decespugliatore.

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