Blitz delle Forze dell’Ordine ad Isernia: individuati 11 pusher

Dall’operazione ‘White Rabbit’, che è stata messa a segno mercoledì mattina dalla Squadra Mobile di Isernia, sono emersi diversi dettagli interessanti rispetto allo spaccio di stupefacenti di questa zona del Molise. Sembra, infatti, che le piazze dedite alla distribuzione della cocaina fossero dislocate nei quartieri di San Lazzaro e San Leucio. In alternativa, era possibile accordarsi telefonicamente e la consegna della droga avveniva direttamente a casa.

Emesse 11 ordinane di custodia cautelare

Il gip del tribunale pentro, Michaela Sapio, visti i significativi elementi raccolti, ha acconsentito ad emettere 11 ordinanze di custodia cautelare, che sono state eseguite tra Isernia e Lucera. Di fatto, in carcere sono finite 7 persone, mentre delle restanti due sono state confinate ai domiciliari e per le altre due è stato disposto l’obbligo di dimora.

I questo modo è stato inferto un duro colpo al giro di spaccio che aveva luogo in zona e che ha fruttato circa 120mila euro ai pusher.

Un’operazione complessa ed imponente

Il blitz che ha avuto luogo mercoledì mattina alle prime luci dell’alba è il risultato di un’operazione imponente, che ha richiesto un’attività investigativa decisamente complessa ed è stata coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. In questo modo è stato possibile sfaldare un gruppo di spacciatori italiani e di etnia rom che operavano da parecchio tempo indisturbati nel capoluogo pentro e nella provincia di Foggia.

All’origine dell’indagine è stata una intensa e capillare attività di monitoraggio del territorio, che ha consentito di identificare come detentori dello spaccio di droga ad Isernia due coppie rom ed un altro giovane pusher. Ad essere arrestato è stato anche un cantante neomelodico.

Tuttavia, attraverso le attività tecniche, oltre ai responsabili dello spaccio, le forze dell’ordine sono riuscite a far emergere anche il canale di approvvigionamento.

Le stime di spaccio

Secondo quanto emerso dalle immagini, si ipotizza che, nel corso di 4 mesi, all’incirca ogni 20-25 giorni giungevano in città dai 30 ai 100 grammi di cocaina, per un guadagno medio di 15.000 euro. Le analisi che sono state effettuate sullo stupefacente hanno decretato un grado di purezza pari al 76%. Di fatto, per non destare sospetti, i quantitativi di droga che venivano trasportati erano sempre modici. Ed, infatti, durante le perquisizioni effettuate dagli agenti in occasione del blitz sono stati sequestrati 35 grammi di polvere bianca.

Il ruolo delle donne nella vicenda

Nell’attività di spaccio erano coinvolte anche donne: 3 sono finite nei guai, alcune delle quali si occupavano della gestione dei profitti nell’area foggiana, mentre altre svolgevano direttamente l’attività di distribuzione della cocaina, avendo una clientela propria, estremamente eterogenea. Ad una delle pusher donna, poiché in dolce attesa, sono stati concessi i domiciliari, invece che il carcere.

Alcuni dati significativi

Il blitz di mercoledì scorso ha richiesto l’intervento di 80 agenti della Polizia di Stato, che hanno provveduto ad eseguire 20 perquisizioni. Ad agire è stato anche il personale della Squadra Mobile di Isernia, coadiuvato da operatori della Squadra Mobile di Foggia e di Campobasso, del Commissariato di Lucera, della Questura e della Sezione Polizia Stradale di Isernia. Inoltre, sono intervenuti anche 7 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine Campania, Abruzzo e Basilicata e 1 unità cinofila in forza alla Questura di Napoli.

Gli indagati sono stati trasferiti per la maggior parte in carcere: le donne presso la casa circondariale di Chieti, mentre gli uomini nella struttura di Ponte San Leonardo.

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