L’impianto dentale fa male? Tutto quello che c’è da sapere e perché non avere paura dell’intervento

L’impianto dentale fa male? È questo uno dei dubbi più comuni tra chi deve sottoporsi a un intervento dentistico di implantologia e, va detto, uno dei timori per cui spesso si rinuncia allo stesso nonostante lo si abbia avuto raccomandato. Rivolgersi al proprio dentista di fiducia o a centri leader impianti come ce ne sono in praticamente ogni città d’Italia è l’unico modo, però, per ricevere diagnosi e informazioni personalizzate e ogni rassicurazione che possa aiutare ad affrontare l’intervento serenamente.

L’impianto dentale fa male solo se non eseguito (e curato) correttamente

L’impianto dentale fa male, infatti, esattamente quanto fa male l’estrazione di un dente e, cioè, quasi per niente se non esistono altre condizioni particolari e se è eseguito correttamente e con ogni precauzione igienica. A rassicurare di più chi debba avere impiantata la radice di un dente è quasi sempre soprattutto sapere che gli interventi di implantologia vengo eseguiti in anestesia: locale o endovenosa a seconda della durata prevista dello stesso, della quantità di impianti da realizzare, della necessità di intervenire sull’osso e di altre condizioni individuali valutate di volta in volta dal dentista o dal medico che lo esegue. Con ogni probabilità, insomma, e a meno di non avere una soglia del dolore piuttosto bassa, l’unico fastidio che si avvertirà durante la realizzazione di un impianto dentale è legato all’iniezione di anestetico. A ben guardare comunque molti pazienti, più che essere preoccupati del dolore in sé, hanno paura che questo tipo di intervento possa durare molto o possa andare male a causa di qualche imprevisto: in questo senso può aiutare sapere che per realizzare un impianto dentale possono volerci dai 20 minuti a un paio di ore al massimo – ma si tratta, in quest’ultimo caso, in genere di interventi complessi, su un gran numero di radici dentali o che prevedono la ricostruzione ossea – e che è facile abbattere la probabilità di imprevisti se ci si è rivolti a un professionista di fiducia e si è svolto con questo un accurato iter pre-operatorio.

Anche il decorso post-operatorio di un impianto dentale fa male solo se non ci si attiene a poche precise accortezze. Un po’ di gonfiore, qualche ora dopo questo tipo di intervento o durante la notte che lo segue, innanzitutto, è da considerare fisiologico: stare a riposo ed evitare movimenti eccessivi dovrebbe portare a una naturale soluzione del problema, ma anche l’utilizzo del ghiaccio per esempio potrebbe generare sollievo. Qualche dentista prescrive antidolorifici e antinfiammatori in via preventiva e, in effetti, qualora il dolore sia insopportabile o renda impossibile anche le più semplici attività quotidiane, questo tipo di farmaci possono aiutare. La cosa davvero importante, comunque, è assicurarsi la giusta igiene della bocca e del cavo orale dopo un intervento di questo tipo: spesso, infatti, l’impianto dentale fa male, sì, ma perché a seguito dell’operazione si è sviluppata una qualche forma di infezione; per scongiurarlo basta seguire scrupolosamente le indicazioni del proprio medico. Da smentire è, infine, la paura di un possibile rigetto dell’impianto e del dolore che potrebbe seguirne: questo tipo di impianti, come ogni altro tipo di protesi dentistica del resto, sono ormai realizzati infatti in materiale biocompatibile.

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