C’è aria di cambiamento in Molise: con il primo giugno, le famiglie non devono più pagare il superticket di 10 euro, previsto per le ricette relative alle prestazioni ambulatoriali specialistiche per i bambini ed i ragazzi da 0 a 16 anni.

Un’abolizione in via sperimentale

La decisione di abolire il superticket, che è stata stabilita con decreto del commissario della sanità Angelo Giustini, è, in realtà, un esperimento, che verrà portato avanti fino al 31 dicembre. Tuttavia, se tutto andrà per il meglio, l’idea è di renderla definitiva.

Per portare avanti questa abolizione viene fatto riferimento al fondo istituito dalla finanziaria nazionale 2018. Si tratta di 60 milioni di euro ripartiti tra le varie Regioni. Al Molise sono stati assegnati finora 280mila euro. Di certo, non si tratta di una cifra esorbitante o risolutiva, ma superiore alle aspettative, grazie all’azione sinergica della struttura della direzione Salute delle Regione e dell’ex coordinatore nazionale di Cittadinanzattiva Tonino Aceti.

Il target scelto

Una volta avuto il riparto, la struttura di via Genova si è adoperata per individuare le categorie vulnerabili, sia in senso economico che sanitario, al fine di facilitarne i servizi e le prestazioni sanitarie. Si è deciso di optare per i più piccoli e, nello specifico, per la popolazione compresa tra gli zero ed i 16 anni di vita, le cui famiglie presentino un reddito inferiore o pari a 30mila euro all’anno. Infatti, se non adeguatamente curati gli esponenti di questo gruppo potrebbe sviluppare significative malattie odontoiatriche.

Un primo passo importante

Quello che è stato compiuto a partire da ieri, è un primo passo importante. Per capirlo basta pensare ai costi effettivi previsti per le visite e gli esami nel territorio molisano. Una regione dove la sanità è commissariata. Infatti, per chi non lo sapesse, è importante sottolineare che, a partire dal 2009, i cittadini sono chiamati a pagare 4 euro in più rispetto al ticket massimo di 36,15 euro previsto per la specialistica ambulatoria, 5 euro in più per la fisiokinesiterapia e 15 euro in più per Tac e risonanza. A ciò si andava ad aggiungere anche il superticket da 10 euro, fortunatamente abolito, almeno per il momento.

Dunque, si parte con un cambiamento importante: 6 mesi di esenzione, estendibili nel caso in cui dovessero arrivare nuove risorse. A monitorare trimestralmente l’andamento della spesa sarà l’ASREM (Azienda Sanitaria Regionale del Molise), in modo da controllare l’effettivo raggiungimento del valore finanziario.

Alcune novità anche da via Petrella

Non mancano le novità anche da via Petrella. Di fatto, l’azienda sanitaria si dimostra sempre più pronta a puntare sulla telemedicina, soprattutto in virtù della carenza di medici negli ospedali. Infatti, la direzione generale si è adoperata per far partire un’indagine di mercato, in modo da individuare altri dispositivi analogici come quello sperimentato per circa un mese presso il Pronto soccorso di Campobasso, che consente di trattare alcune malattie tempo dipendenti e di effettuare a distanza anche la trombolisi. L’intento è quello di acquistare tali macchinari per facilitare l’esistenza di alcuni pazienti.