Isernia, scoperta a spacciare nonostante gli arresti domiciliari: la posizione di una giovane pusher nigeriana si aggrava

Una 22enne di origini nigeriane, nonostante gli arresti domiciliari, dovuti al ritrovamento, in passato, di un chilo di erba da parte degli agenti di polizia, continuava a vendere droga nel proprio appartamento, situato presso il centro storico di Isernia.

Il blitz degli agenti della Squadra Mobile di Isernia

Pur essendo stata costretta agli arresti domiciliari, una nigeriana di soli 22 anni continuava a svolgere la sua redditizia attività di pusher. Ad accorgersene sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Isernia, che, in occasione dell’ultimo blitz messo assegno nella cittadina molisana, hanno provveduto a denunciare la giovane donna, accusandola di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è scattata a seguito dei controlli effettuati durante lo scorso fine settimana, al fine di prevenire e contrastare lo spaccio, un fenomeno che crea un forte allarme tra la popolazione. Ed è proprio nel corso dell’attività disposta dal questore Roberto Pellicone, che gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con un’unità cinofila antidroga del Reparto di Pescara, hanno rinvenuto nell’appartamento della giovane nigeriana, posto presso il centro del capoluogo pentro, oltre 15 grammi di marjiuana.

Determinante l’intervento dell’unità cinofila di Pescara

A fare la differenza in tale occasione è stato il cane antidroga Ayton, che ha abilmente individuato la presenza del noto stupefacente all’interno di uno zaino situato nell’abitazione della pusher nigeriana. Inoltre, durante la perquisizione, le forze dell’ordine hanno individuato anche un bilancino di precisione, probabilmente utilizzato per pesare la droga.

Alla luce dei fatti, i poliziotti hanno deciso di denunciare la 22enne, la quale, nel novembre del 2018, era stata fermata alla stazione ferroviaria di Cassino, mentre stava viaggiando a bordo di un treno. Nello zaino, quel giorno, portava con sé circa un chilo di marijuana. Lo stupefacente, secondo gli investigatori, era destinato al mercato dello spaccio molisano.

Il precedente arresto della pusher nigeriana

In quell’occasione, a portare avanti l’operazione erano stati gli agenti del Commissariato della città ciociara. Tale intervento fu determinante, in quanto permise di impedire ad una consistente partita di droga di arrivare in provincia di Isernia. Del resto, se piazzato sul mercato, lo stupefacente avrebbe fatturato alla donna ben 20mila euro.

In quel giorno dello scorso novembre, gli agenti del Commissariato si trovavano di servizio alla stazione di Cassino, per effettuare uno dei controlli previsti per contrastare lo smercio di sostanze stupefacenti, avvalendosi delle unità cinofile di Nettuno. Tuttavia, mentre stavano eseguendo delle ispezioni, giunse il treno proveniente da Roma, che trasportava la giovane nigeriana.

Una volta scesa dal convoglio, la donna si era trovata di fronte le forze dell’ordine, per tanto aveva provato ad allontanarsi, al fine di cercare di farla franca. Fortunatamente, però, un cane antidroga impegnato nell’operazione riuscì a fiutare la presenza di sostanze stupefacenti, lanciando l’allarme. Gli agenti, quindi, sottoposero la 22enne ad una perquisizione, andando così a scoprire all’interno dello zaino, ben celato alla vista, un chilo di marjiuana.

Dunque, dopo aver sbrigato le formalità richieste dal caso, fu fatto scattare l’arresto. E la giovane fu trasferita presso la Casa Circondariale Rebibbia di Roma. In un secondo momento, però, le vennero concessi i domiciliari e, per tale ragione, da qualche tempo, la ragazza era tornata ad Isernia.

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